L' Angolo del Relax

assaggi di psicologia e non solo


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Il cane nero della Depressione

Dicono che un'immagine valga più di 1000 parole; allo stesso modo questo filmato vale più di un intero libro di psicologia. Per conoscere meglio la depressione e averne meno paura.

 

LUCA YOU

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Perché le Dipendenze?

società moderna e dipendenze patologiche

 

 

 

La diffusione delle dipendenze, sia classiche (eroina, alcol, gioco d'azzardo) che nuove (internet, sesso, shopping), ci spinge ad interrogarci sul contesto in cui viviamo. Non si vuole puntare il dito o demonizzare la società moderna, che come ogni epoca ha i suoi pro e contro, bensì richiamare l'attenzione su alcune sue caratteristiche che facilitano l'insorgere di dipendenze patologiche.

 

1) Abitudine al tutto e subito: il mondo ci offre così tante possibilità ed è talmente veloce da abituarci ad avere tanto in poco tempo. Una volta per vedere un film si prendeva la macchina e si andava al videonoleggio, mentre oggi lo troviamo comodamente in pochi secondi su internet. E le pubblicità ci bombardano costantemente a suon di "comodamente e velocemente a casa tua".

Naturalmente questo è un lusso che ci siamo conquistati a fatica, non va demonizzato.

Il problema sorge quando iniziamo a darlo per scontato, ovvero "voglio avere per forza tutto e subito". Le dipendenze patologiche seguono proprio questo meccanismo: una scarica di piacere perfetta e immediata, senza attese né bisogno di riadattarsi. Perché faticare e attendere quando posso avere questo piacere così totale e a portata di mano?

 

2) Scarsa tolleranza alle emozioni negative (fatica, frustrazione, dolore): il progresso ci ha abituati ad una vita più comoda e con maggiori possibilità, quindi da un lato è comprensibile che siamo meno disposti a faticare o sopportare le privazioni. Tuttavia quando dimentichiamo che anche il dolore fa parte della vita, che la fatica è necessaria, che questi sentimenti non vanno evitati ma attraversati e metabolizzati, allora rischiamo di preparare il terreno per le dipendenze.

Un esempio è quando ci portiamo sempre il passeggino dietro perché ci preoccupa che il bambino si stanchi troppo a camminare. Oppure quando ci lamentiamo con le maestre perché ci sono troppi compiti per i nostri figli. O ancora, quando li seguiamo con fin troppa costanza durante la preparazione dell'esame di maturità.

Le dipendenze patologiche si inseriscono proprio in una dinamica "sto male ma non voglio sentirlo", azzerano il volume delle emozioni negative, coprendole e tappandole di continuo.

 

Non si tratta di esaltare il dolore o la fatica (non dobbiamo essere masochisti), ma è importante ricordare che il dolore ha un senso e che c'è una soddisfazione ad attenderci se sappiamo viverlo e superarlo.

Pensiamo a quando andiamo a correre per la prima volta: il giorno dopo le gambe ci faranno sicuramente male, e ci chiediamo "Chi me lo fa fare?". Ma sappiamo anche che quel malessere ha un senso (non siamo allenati) e che se perseveriamo potremmo crescere e scoprire soddisfazioni nuove (il piacere di correre un'ora intera intorno al lago). Se invece interrompiamo l'esperienza di questo dolore (smetto di allenarmi) questa possibilità di crescita verrà persa.

 

Chi soffre di dipendenze patologiche evita o copre la noia, la tristezza, l'ansia con una sostanza chimica o un comportamento. Quello che in realtà manca è l'esperienza concreta di una verità esistenziale: le emozioni negative non sono così terribili, anche se così come sembra. Se sappiamo starci, se impariamo ad aspettare e a digerirle una dopo l'altra (senza pretendere tutto e subito) cresciamo e otteniamo qualcosa di prezioso e insostituibile: l'esperienza, la soddisfazione e la sicurezza in se stessi tipica del "Ce l'ho fatta".

 

 

LUCA YOU

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Serata sul gioco d'azzardo: "Vincere è facile, perdere è facilissimo"

dipendenza da gioco d'azzardo

Il Gioco d'Azzardo Patologico (o Disturbo da Gioco d'Azzardo) è una vera e propria dipendenza, che incide pesantemente sulla vita della persona, dei suoi famigliari e della comunità circostante.

È un problema molto attuale, anche se spesso se ne parla poco; in passato colpiva principalmente gli uomini maturi, mentre oggi è molto diffuso anche tra donne e i giovani, grazie anche a internet.  

Non si tratta di un vizio, come si è pensato per secoli, ma è una vera e propria dipendenza, per molti versi estremamente simile a quelle da droghe o alcol (pensiamo all'astinenza o alle ricadute).

 

Ci sono però 2 particolari che differenziano il Gioco d'Azzardo Patologico dalle dipendenze da droghe.

- La prima è che il Disturbo da Gioco d'Azzardo è meno visibile ai sensi: niente alito da alcolista, nessun segno sulle braccia o pupille dilatate. Questo fa sì che ci si accorga del problema solo quando il giocatore ha accumulato troppi debiti per tenerli nascosti, cioè in uno stadio avanzato della dipendenza.

- La seconda particolarità è che non stiamo parlando di una droga chimica che viene assunta ed altera il nostro metabolismo. Nelle dipendenze da droghe l'aspetto "chimico" del problema è un aspetto importante perché ci permette di creare farmaci appositi per contrastare la sostanza.

Ma non è solo questo: la "chimica" rende più comprensibile capire che la persona non ha il controllo delle proprie azioni, ovvero è sotto effetto della sostanza.

Nel Disturbo da Gioco d'Azzardo invece non c'è una molecola chimica, ma un comportamento (la scommessa, il giocarsi i soldi): spesso per i famigliari non è facile capire o accettare che il giocatore non ha un vizio ma una vera e propria malattia che non riesce a controllare.

Nell'immaginario comune il giocatore sembra insomma più padrone di sé rispetto a chi usa sostanze, quando invece non è affatto così.

 

Come nasce il Disturbo da Gioco d'Azzardo e cosa possiamo fare per contrastarlo saranno gli argomenti della serata divulgativa gratuita "Vincere è facile, perdere è facilissimo!".

L'evento, promosso da Sanitas Friuli, si terrà venerdì 20 maggio alle ore 20:00, nella sede del poliambulatorio a Gemona (a seguito potete trovare la locandina).

Un'occasione per i cittadini o professionisti socio-sanitari per approfondire la conoscenza della dipendenza da gioco, un fenomeno estremamente diffuso e sottovalutato.

 

LUCA YOU

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Serata sul Gioco d'Azzardo "Vincere è facile, perdere è facilissimo"
(GEMONA DEL FRIULI)
20 maggio 2016
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Corso per Genitori "Cosa fare con i figli adolescenti?"

adolescenze difficili

A fine novembre ho tenuto una serata divulgativa sul tema dell'adolescenza oggi, presso lo studio Posturalmente.

Oggi più che mai il passaggio da infanzia a età adulta preoccupa i genitori moderni e apre molti dubbi. Viviamo infatti in una società che è ricca di opportunità ma anche di insidie, e non sempre per le mamme e i papà è facile capire qual è la cosa giusta da fare con i figli.

La forte partecipazione, le numerose domande e il vivo interesse del pubblico ci hanno convinti a costruire un corso dedicato ai genitori per aiutarli a livello pratico con i vari dubbi quotidiani.


Come comportarsi con le nuove tecnologieinternet in casa?

E' possibile litigare meno con gli adolescenti? Come migliorare il dialogo?

Cosa può fare un genitore per accompagnare il proprio figlio verso l'autonomia?

 

Il corso "Cosa fare con i figli Adolescenti" nasce per rispondere a queste e a molte altre domande.

3 appuntamenti serali, per approfondire i temi che più stanno a cuore ai genitori di oggi.

L'iniziativa è pensata per piccoli gruppi, massimo 10 persone, proprio per aiutare i genitori nei loro dubbi e difficoltà specifiche. Non una formazione frontale, ma incontri pratici e interattivi che servono a potenziare le risorse dei genitori per gestire meglio la propria famiglia, nella vita di tutti i giorni.

 

Il corso si terrà venerdì 4, 11 e 18 marzo 2016, alle ore 20:30 presso lo studio Posturalmente, in via Canal del Ferro 17, a Carnia di Venzone UD (vicino all'Hotel Carnia).

Visto il crescente numero di pre-iscrizioni abbiamo deciso di duplicare il corso anche il lunedì 29 febbraio, 7 e 14 marzo, sempre con lo stesso orario e tematiche:

 

I serata: "Genitori ai tempi di internet" - come gestire le nuove tecnologie con i figli.

II serata: "Relazioni e conflitti" - gestire il conflitto in adolescenza.

III serata: "Autonomia e indipendenza" - come accompagnare i figli verso l'età adulta.

 

Il costo ad incontro è di 20€ a persona.

 

Per informazioni e pre-iscrizioni si può contattare Serena Tosoni (3473031924) o anche tramite i contatti del sito Psicologo Personale

A seguito potete trovare la locandina dell'iniziativa. Per visualizzare la pagina Facebook dell'evento clicka qui.

 

LUCA YOU

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Corso per Genitori "Cosa fare con i figli Adolescenti?"
(CARNIA DI VENZONE)
4-11-18 marzo 2016 (gruppo venerdì)
29 febbraio, 7-14 marzo 2016 (gruppo lunedì)
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L'arte di affannarsi 

Ecco una storiellina carina che ho trovato su un libro di economia di Jack Trout qualche anno fa.

 

 

Un uomo d’affari americano è seduto su un moletto in Costa Rica, quando nota una piccola barca appena attraccata. L'imbarcazione è piena di tonni, e l’uomo d’affari si complimenta con il pescatore locale.

"Che bottino! Quanto ci hai messo a pescarlo?"

"Un paio d’ore, senor."

L'americano gli chiede perché non sia stato fuori di più, per pescarne ancora.

"Ne ho abbastanza per sfamare me e la mia famiglia."

"Ma cosa fai col resto del tempo?"

"Dormo, mi sveglio tardi. Pesco un po', gioco con i miei bambini, sto con mia moglie, e la sera suono la chitarra con amigos. Ho una vita piena e intensa, senor!"

 

L'uomo d'affari ride e scuote la testa.

"Io sono un dirigente di Wall Street, e posso aiutarti. Dedica più tempo alla pesca, e con guadagni acquista una barca più grande e apri un sito internet. Un piano finanziario ben studiato ti permetterà di comprare a breve 3 o 4 nuove barche. Avrai una flotta di pescherecci!"

"Una flotta segnor. E poi?"

"Poi invece che vendere il pescato all’intermediario, vendilo direttamente alle fabbriche, e infine apri tu stesso un impianto d'inscatolamento. A quel punto controllerai prodotto, lavorazione e distribuzione. Ti trasferirai a San Jose, poi a Los Angeles e infine a New York. Lì potrai esternalizzare a terzisti e crescere nel mercato verticale."


"Ma senor quanto tempo ci vorrà?"
"Da 15 a 20 anni"
"E poi senor?"
"Qui viene il bello! Venderai le azioni della tua società e guadagnerai milioni di dollari!"
"Milioni, senor, e poi?"
"Poi potrai trasferirti in un piccolo villaggio di pescatori, dove dormirai fino a tardi, pescherai un po', giocherai con i tuoi bambini, starai con tua moglie, e passerai le sere a suonare la chitarra con amigos!"

 

 

E a te capita mai di affannarti per poi tornare grosso modo al punto di partenza? Fammi sapere che ne pensi lasciando un commento :)

 

LUCA YOU

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